Kosmonavt
s.m., in russo “astronauta”, pronunciato /kasmanàvt/. Classe 1986.
La funzione della parola è alla base della mia esplorazione artistica: un’indagine terminologica e lessicale che riesca a trovare l’espressione emotiva e comportamentale. È una sfida per creare un codice linguistico che ci rappresenti e che porti a compimento la nostra capacità espressiva. Sono alla ricerca di un linguaggio che possa mettere insieme immagini, musica e parole nella completa esplorazione, ma con l’obiettivo costante di porre in essere la determinazione del corpo come atto rivoluzionario.
Dal 2012, performer per la Compagnia di teatrodanza Ordinesparso.
Dal 2017, poeta performativo e membro attivo della Lega Italiana Poetry Slam.
2019, secondo premio Sinestetica per la sezione videopoesia con Pugno di Mosche.
2021, secondo premio Bologna in Lettere per la sezione poesia orale con Pinocchio.
Il genere umano
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Il sostantivo latino homo significa “essere umano”, indipendentemente dal genere, e deriva con tutta probabilità dalla radice protoindoeuropea *dhǵhem-, che significa "terra". In questo tempo in cui si ridiscute il ruolo dell’essere umano nel suo contesto urbano e ambientale, cosa è rimasto della sua appartenenza alla natura? Quale linguaggio abbiamo sviluppato con essa? Quali sono le sfaccettature e i comportamenti di questa umanità? Come si sviluppa la sua complessità? Come si radicalizzano i tratti comuni? Abbiamo ancora la capacità di stupirci per il nostro legame con il pianeta tutto? Sono alcune delle domande esplorative per indagare sia a livello linguistico sia a livello immaginifico sul genere umano e sulla natura sfruttando il dibattito linguistico sulla schwa e proponendo una visione sull'evoluzione dell'essere umano come corpo politico appartenente al genere evolutivo homo.